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La parola che ci piace di più è Futuro. Il futuro è quello per cui vale la pena di andare avanti, il futuro è la casa della giustizia e della speranza. Ma soprattutto il futuro ci appartiene, il futuro è dei giovani, delle loro potenzialità e di quello che saranno in grado di costruire.
Il futuro è della Calabria, una terra antichissima ma ancora tutta da costruire in termini di progresso. Una terra che ha davanti a sé tante possibilità quante sono le risorse che possiede. E la Calabria insieme al resto del mezzogiorno è anche il futuro dell’Italia, perché solo qui ci sono ampi margini di sviluppo e di ripresa (turismo, archeologia, industria).
Affinché questo futuro possa realizzarsi è necessario rimuovere gli ostacoli alla libertà dei calabresi. Ostacoli posti o non rimossi da uno Stato pesante e fatiscente che sembra essersi dimenticato di noi, uno Stato che omette di fare le opere necessarie persino alla libertà di movimento dei calabresi, si pensi all’autostrada ionica o a un sistema ferroviario decente. Ma ostacoli ancora più pesanti sono posti dallo stato nello Stato, dalla criminalità organizzata e da una certa parte collusa della classe politica che soffoca la libertà imprenditoriale e impedisce lo sviluppo.
Proprio per la libertà dei calabresi oggi è necessario un impegno vero e disinteressato della società civile. Ognuno di noi è chiamato in prima persona a riprendere in mano il proprio futuro. E’ necessario ripartire dal basso, è necessario costruire una nuova classe dirigente. La mossa sta a noi.
Danilo Greco
Avv. Danilo Greco 