IL CORAGGIO DI RESTARE

CI SIAMO SPOSTATI AL NUOVO SITO DANILOGRECO.IT
CONTINUA LA LETTURA QUI

In questa nostra terra di Calabria non si capisce bene se ad avere coraggio siano i giovani che decidono di emigrare verso realtà più dinamiche, capaci di offrire sufficienti opportunità di realizzazione personale, oppure quelli che decidono di restare qui, nonostante tutto, cercando di dare il loro contributo per la Calabria del domani, una Calabria capace di stare in piedi da sola.

E’ tanto tempo che subiamo l’effetto di questa piaga, tanto che ormai sembra quasi normale, quasi auspicabile, andarsene e lasciare tutto al proprio destino.

Io sono giovane e come tutti i giovani calabresi, finito il Liceo, mi sono chiesto cosa volessi per il mio futuro, dove avrei voluto costruire la mia vita. In un primo tempo, portato da quell’onda del “vai fuori, qui non c’è niente”, anche io avevo deciso di abbandonare la mia terra per andare a cercare fortuna altrove. E credetemi, per prendere questa decisione ho dovuto trovare tanto coraggio. Avrei abbandonato la mia famiglia, i miei amci, la mia città, avrei lasciato dietro di me tutta la mia vita fino a quel giorno. La decisione era presa. Firenze mi aspettava.

Ma poi, in un pomeriggio come gli altri mi sono fermato a pensare, mi sono chiesto  perchè dovevo partire, se fosse davvero necessario, se invece di scappare dalla Calabria sarebbe stato meglio rimanervi e provare a costruire qui la mia vita, dando così il mio contributo per il cambiamento, affinchè un giorno nessuno dei nostri giovani fosse costretto ad emigrare. Maturai la decisione di iscrivermi alla facoltà di Giurisprudenza di Messina cosicchè avrei potuto continuare la mia vita in Calabria, cosicchè avrei potuto farmi portatore del cambiamento.

In quel momento ero pieno di entusiasmo, il coraggio non mi seriva più.
Oggi sono passati quattro anni e devo dire che non sono affatto pentito della mia scelta, ma devo dire pure che sto avendo bisogno di tanto coraggio, molto più di quanto me ne sarebbe servito per lasciare tutto.

Oggi il coraggio mi serve per continuare la mia battaglia, per sostenere la mia voglia di cambiamento. Questa voglia di cambiamento mi ha portato a fare politica insieme a tanti altri ragazzi e insieme a loro ci rendiamo conto che per cambiare la Calabria ci vuole tantp coraggio.

Ci vuole coraggio per resistere alle pressioni che vengono dall’esterno, che ci suggeriscono di non esporci, di pensare a noi stessi perchè tanto non cambierà mai nulla; ci vuole coraggio per andare dalla gente, guardarla negli occhi e dirle che invece qualcosa può cambiare se siamo noi a volerlo; ci vuole coraggio a fare il gazebo una domenica mattina, sentire le persone dirti di emigrare perchè qui non c’è futuro e rifare il gazebo la domenica successiva; ci vuole coraggio per dire ai ragazzi come te che il lavoro deve essere un diritto e non un privilegio che devono chiedere al politico di turno; ci vuole coraggio per dire che se invece di rimanere, rimboccarci le maniche e fare qualcosa di concreto per la Calabria ce ne andremo allora mai nulla cambierà.

Per restare in Calabria e cercare di cambiare le cose ci vuole coraggio.

Voglio oggi dire grazie a coloro che lo fanno, a tutti i giovani che si impegnano in politica, nell’associazionismo, nel volontariato. Voglio allo stesso tempo fare un appello ai giovani di questa terra, chiedendogli di combattere per il loro futuro, perchè mai nessuno lo farà al posto loro.

Ho 23 anni, faccio politica, e vi posso garantire che per un giovane non è una cosa semplice.

Vi posso garantire che l‘unico modo per cambiare è che ognuno di noi abbia uno scatto d’orgoglio.

Io voglio che le cose cambino, e sto facendo qualcosa per farle cambiare…e tu?

Danilo Greco

Informazioni su danilogreco

Avvocato, da sempre attivo nel sociale, da poco in politica.
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized e contrassegnata con , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Una risposta a IL CORAGGIO DI RESTARE

  1. Maria ha detto:

    Ciao, io sono calabrese come te ed è bello che tu abbia di questi ideali. Ce li avevo pure io ma poi ti rendi conto che per combattere una mentalità sbagliata ci vogliono troppo anni e nel frattempo? Ancora non ti sei affacciato nel mondo del lavoro, ancora non hai vissuto la disperazione di lavorare gratis. Io vedo i miei parenti che giorno dopo giorno vanno a lavoro e non ricevono lo stipendio da mesi e allora mi chiedo… come si campa? Conosco persone con figli che devo accettare lavori a nero (sottopagati) e se si ribellano li licenziano come se fossero animali. Allora mi chiedo siamo sicuri che restare sia la cosa migliore? Siamo sicuri che volendo rimanere a tutti i costi nella nostra Terra non continueremo ad essere schiavi senza dignità in balia di persone senza scrupoli? Io mi sono laureata in ingengeria informatica e sono dovuta andare a Roma. Pensi che la mia terra non mi manca? Pensi che non mi piacerebbe tornare? Ma poi rivedo i miei amici, i miei parenti senza un soldo che vanno a fare la spesa con 10 euro e alcuni fanno davvero la fame e mi chiedo che sono dei pazzi a restare perchè la dignità e la libertà umana vale molto di più che restare legato ad una Terra. Magari al momento ti mantengono i tuoi, università, pizza con gli amici e anche quando farai il tirocinio (gratis) sei sempre a casa tua e non dovrai chiedere come arrivare a fine mese. Così è facile essere un idealista (e per carità è un nobile gesto quello che vorresti fare), ma la stramaggior parte delle persone non hanno gli strumenti per permettersi granchè. Ma è giusto che a 23 anni (ancora un ragazzetto se posso dirlo) abbia i suoi sogni e le proprie speranze, ma devi ricordarti che dire di rimanere per combattere insieme e non avere soldi e farsi sfruttare è una grande responsabilità che non va detto a cuor leggero.

Lascia un commento